Partigiani a Milano

Le brigate

I partigiani, a Milano, erano composti dalle Brigate partigiane, ne fanno parte sia le formazioni armate sia quelle organizzate dagli ex soldati operanti nei territori di occupazione italiana. Queste formazioni di partigiani operarono nel periodo compreso tra l'8 settembre 1943 e la fine delle ostilità (primi di maggio del 1945) a Milano.

L'origine delle formazioni di partigiani a Milano ebbe due percorsi, intrecciati tra loro: uno politico antifascista e uno militare. All'inizio esistevano delle bande di partigiani, ovvero aggregazioni nate prevalentemente da scelte fatte dagli ex-militari dopo lo scioglimento delle Regie Forze Armate.

Le prime formazioni di partigiani a Milano si modellarono via via, richiamandosi alle forze politiche nazionali dal novembre 1943 fino agli ultimi giorni dell'aprile 1945. Una tappa significativa fu il 9 giugno 1944, quando nacque il “Comando generale del Corpo Volontari della Libertà” con sede a Milano dove c'erano i vertici delle principali organizzazioni dei partigiani.

Partigiani a Milano imbarricati durante i giorni di insurrezione.

Le affiliazioni

Appartenenti alle formazioni di partigiani: Garibaldi, Sap e Gap di Milano e provincia riconosciuti dalla commissione lombarda riconoscimento partigiani.

Fonte : Presidenza del consiglio dei ministri

  • Partigiani a Milano: Brigate Garibaldi.
  • Partigiani a Milano: Brigate Garibaldi.
  • Partigiani a Milano: Brigate Matteotti.
  • Partigiani a Milano: Brigate Giustizia e Libertà.
  • Partigiani a Milano: Brigate del popolo.
  • Partigiani a Milano: Brigate Mazzini.
  • Partigiani a Milano: Brigate Risorgimento e Autonome.
  • Partigiani a Milano: Comando Generale CVL.
  • Partigiani a Milano: Comando piazza Milano.

Partigiani durante gli ultimi giorni di insurrezione probabilmente a Milano.

Le attività dei principali gruppi di partigiani a milano suddivisi in brigate

  • BRIGATE GARIBALDI: gruppi di 40-50 partigiani a Milano. Sono le formazioni di partigiani organizzate dal PCI per condurre la guerra dei partigiani sul territorio nazionale; 575 brigate operanti in tutte le zone occupate dai tedeschi, soprattutto a Milano. Vengono chiamate “Garibaldi” perché le azioni dei partigiani si iscrivono nelle tradizioni popolari e nazionali italiane. Nel settembre 1943 nascono le prime unità di partigiani in Friuli, in Valtellina, in Piemonte. Solo successivamente i partigiani si diffusero anche a Milano. Fin dall’inizio vengono costituite come formazioni agili, in grado di ottenere successi con mezzi ridotti, di attaccare e sfuggire agilmente ai contrattacchi del nemico. Accanto alle formazioni dei partigiani, a Milano, viene organizzato un efficiente servizio di staffette, normalmente giovani donne, che mantengono i contatti tra i partigiani, sia orizzontali fra le diverse formazioni che verticali, dal comando generale fino alle unità più lontane, nascoste e disperse. Le unità di partigiani sono inoltre collegate, tramite l’organizzazione del Partito comunista, con le masse operaie delle città, che forniscono appoggio politico, apporto di uomini e mezzi di ogni tipo. I partigiani caduti delle Brigate Garibaldi furono 42.000; i feriti, mutilati e invalidi, 18.000; Più di 100 partigiani delle Garibaldi sono stati insigniti della medaglia d’oro al valor militare, 250 di medaglia d’argento; la maggior parte di loro ha avuto l’onorificenza alla memoria.
  • GAP: gruppi di 40-180 partigiani a Milano. Durante i 18 mesi di lotta ha eseguito circa 400 azioni di maggiore o minore importanza, delle quali 179 contro i mezzi di trasporto, linee di comunicazione, depositi del nemico, e 217 azioni contro le forze vive del nemico stesso.
  • SAP: gruppi di 15-20 partigiani a Milano. Nascono per espandere la partecipazione popolare alla lotta, lo dimostra la composizione numerica maggiore, relativamente ai combattenti in riferimento ai GAP (Gruppi di Azione Patriottica).

Sfilata dei partigiani a Milano in piazza Duomo

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